Denuncia Contro Yale

Il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, a seguito DIFFIDA della Famiglia Festari Rasponi Spinelli circa il recupero delle 3 Filze detenute illecitamente dall’Università di Yale, è finalmente costretto ad istituire, almeno formalmente, procedura per il recupero di tali documenti con atto datato 5 giugno 2017.

Nel suo esposto alla Procura di Roma Gino Famiglietti dichiarerà che Robert Babcock della Beinecke Library ha sostenuto il falso ma non solo, implicitamente accuserà  tutti i Funzionari della Soprintendenza che dal 1994 hanno costantemente commesso reati di Falsa Testimonianza, Omissione, Smembramento, ecc.. ed infatti chiederà alla Procura della Repubblica di acclarare i fatti descritti e la loro attualità, verificando responsabilità penali e gli autori dei reati commessi.


“Corrispondenza fra Paola Benigni ed Università di Yale”

Nell’Esposto alla Procura della Repubblica di Gino Famiglietti, è allegata anche la corrispondenza avvenuta nel 1996 fra Soprintendente Paola Benigni e Robert Babcock, direttore della Beinecke Library.

In data 4 marzo del 1996, due anni dopo il famoso Simposio del 1994, la Soprintendente Paola Benigni, già famosa per il Vincolo Pertinenziale apposto un mese prima del Simposio di Yale stesso, chiedeva «con grande liberalità» all’Università di Yale, di restituire almeno le 3 Filze dell’Archivio Vasari, conservate all’interno dell’Archivio Spinelli e sottratto nel furto del 1980, in quanto parte di un “unicuum Inscindibile” composto di 34 Filze (Archivio Vasari).

4 marzo 1996 – Lettera di Paola Benigni a Robert Babcock della Beinecke Library

Le dichiarazioni dell’Università di Yale in risposta alla lettera del 1996 scritta dalla Soprintendente Paola Benigni, circa l’Archivio Spinelli e le 3 Filze dell’Archivio Vasari, di seguito riportate, sono molto chiare ed eloquenti:

  1. venditori hanno certificato la mancanza di Notifiche sui documenti”
  2. non abbiamo mai sentito di un furto in connessione con questo materiale e saremo grati se ELLA ci fornisse qualche informazione
22 maggio 1996 – Lettera di Robert Babcock a Paola Benigni
22 maggio 1996 – Lettera di Robert Babcock a Paola Benigni

Ebbene, se «venditori hanno certificato la mancanza di Notifiche sui documenti», ci si chiede chi siano tali venditori in grado di certificare ad una Università blasonata quale la Yale, che chiaramente dovrebbe in primis evitare di incorrere in acquisti incauti, l’assenza di notifiche su opere come le 3 Filze dell’Archivio Vasari, se non direttamente o indirettamente i funzionari del Ministero stesso ?

L’Università chiede inoltre alla Soprintendente di documentare il furto avvenuto nel 1980, su cui era stata aperta l’inchiesta del 1994; ebbene, come mai la Soprintendente non ha prodotto tale documentazione all’Università di Yale ?

E’ anche vero che, a fronte di una lettera come quella della soprintendente Paola Benigni del 1996, chiunque comprendesse di essere in possesso, a maggior ragione se in buona fede, di oggetti sottratti durante un furto, molto probabilmente vorrebbe chiarire immediatamente la propria posizione; cosa che l’Università di Yale non ha mai fatto.


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